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Un caseificio a zero emissioni per un risparmio di duemila euro al mese in fatto di costi per il consumo energetico. Un investimento da 700mila euro che consente alla fattoria Lischeto di Volterra di diversificare la produzione di formaggio, puntando sul “fresco” destinato alle mense scolastiche.

Giovanni Cannas, il titolare dell’azienda è in attesa di ricevere il via libera da Comune di Volterra e Asl dopo aver presentato la documentazione necessaria ad attivare la produzione in quello che era un vecchio fienile all’interno della proprietà. E che ora ospita tutte le fasi della lavorazione, compresi “percorsi” di essiccazione diversificati per ogni tipologia di formaggio. La storia dovrebbe, poi, svilupparsi anche con qualche assunzione tra addetti al commerciale, comunicazione e accoglienza turistica. Ma anche con un altro progetto rilevante: la creazione nel vecchio caseificio di un’area di produzione artigianale e trasformazione di suini, derivanti dall’allevamento di maiali cinta senese, destinati alla ristorazione interna della fattoria. E anche in questo caso sono previsti inserimenti di nuovo personale. Insomma, c’è tanta carne al fuoco alla Lischeto. Ma soprattutto ci sono formaggi che godranno di un ambiente quasi tutto “green”, tra pannelli solari, caldaie a vapore e il recupero delle acque piovane per l’irrigazione dei terreni in cui saranno piantate 300 ulivi autoctoni.

«In questa maniera rinforziamo il fattore biologico della nostra produzione – dice Cannas – e offriamo ai nostri dipendenti un ambiente più spazioso e più funzionale alla buona riuscita del lavoro di tutti i giorni. Abbattiamo i costi energetici e, di questi tempi, è davvero un valore aggiunto, visti i problemi che attanagliano la nostra economia. Senza contare che aumenta la possibilità di tracciare i prodotti, visto che formaggi freschi, semi stagionati e stagionati saranno divisi gli uni dagli altri».

Il nuovo caseificio è distante 150 metri dagli edifici principali della fattoria. Ma all’interno della proprietà sta per arrivare un’altra novità, sempre all’insegna del rispetto dell’ambiente e del miglioramento dell’offerta.

«Una parte importante del progetto riguarda l’installazione di una colonnnina per la ricarica delle auto elettriche – spiega l’imprenditore – Abbiamo intenzione di dotare l’azienda di mezzi ibridi per effettuare le consegne a domicilio e questo ci permetterà di alimentarli in maniera continua, riducendo le emissioni durante i tragitti in Toscana. Ma la presenza della colonnina sarà anche un elemento in più per chi verrà a comprare formaggi e prodotti tipici alla nostra fattoria. In questa maniera, chi usa auto elettriche o ibride non avrà problemi per effettuare le ricariche mentre fa spesa da noi».

Per questo una delle assunzioni in programma alla Lischeto riguarda l’accoglienza turistica. Ma c’è anche la necessità di migliorare l’approccio comunicativo con un esperto all’interno dello staff guidato dall’allevatore di origini sarde.

«Tutto questo avverrà in seguito – ammette Cannas – Intanto dobbiamo far partire il nuovo caseificio e sperare che la pandemia non ci rallenti ulteriormente. Poi dovremo allestire l’area di produzione e trasformazione suina che non sarà destinata alla vendita in altre aziende, ma sarà al centro della nostra offerta gastronomica nella fattoria».

Il Tirreno
30 Dicembre 2020