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Forte quanto bastava, un tempo ormai lontano (le origini risalgono ad oltre 5mila anni fa), a contenere pane e carbone da trasportare, in genere sulla testa, verso l’umile dimora. Costruita ancora oggi in materiali assolutamente ecologici, in produzione ovviamente limitata, (in gran parte dai maestri cestai di Buti, depositari di una plurisecolare tradizione) ritorna in auge, grazia ad una iniziativa della Federazione provinciale Coldiretti, sollecitata da alcuni soci produttori, la cosidetta «Gerla», per l’occasione ribattezzata «Gerla Pisana».

In questo oggetto, simbolo delle nostre tradizioni contadine, oggi confluiscono tipici e genuini prodotti pisani, garantiti da etichette decisamente analitiche, comunque ben più descrittive di quelle imposte dalle normative vigenti. Vini, grappe, vini liquorosi, olio, pasta, cereali, miele e gelatine di frutta, formaggio, carni ed insaccati vari, rigorosamente di struzzo, sono i prodotti contenuti adesso nella «Gerla Pisana», «creata – come ha spiegato Claudio Bovo, direttore della Coldiretti Provinciale – nell’ambito di un più vasto progetto denominato Campagna Amica, che si propone, tra le altre cose, di far conoscere ciò che il territorio produce, ma anche e soprattutto cosa si può mangiare e bere al meglio».

Dieci le aziende che hanno già aderito all’iniziativa: «Zeiro», «Serra del Pino», «Fattoria Campigiana», «Tenuta Il Pino», «Frantoio De laurentiis», «Podere la Chiesa», «Il Cerreto», apicoltura «Il Sassone», «Podere Spazzavento», «Fattoria Lischeto». Un team d’eccezione, destinato, strada facendo, ad ampliarsi, visto che l’iniziativa, che prende avvio con le festività natalizie, è destinata a rimanere in essere per tutto l’anno, per dei prodotti d’eccezione con prezzi, se non definibili eccezionali, sicuramente più che convenienti. «Alcune di queste – afferma Francesca Marcacci, il funzionario Coldiretti che segue l’iniziativa – sono aziende biologiche, tutte, comunque, seguono rigidi protocolli di produzione garantiti da organismi di controllo».

«Si tratta di una iniziativa pilota – ricorda Claudio Bovo – Se i risultati saranno incoraggianti, già dal prossimo anno potremo estenderla anche ad altri soci della nostra associazione, per dar vita ad un cesto di prodotti capace di fare business». Diversi i prezzi delle gerle, in base a grandezza e contenuto: piccole, medie, grandi, gerle «preziose» e gerle «pensiero», con prezzi che partono da 15 fino a 60 euro.

22 Novembre 2003
Il Tirreno