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“Il Datini non perde la rotta”. Con questo slogan, 23 studenti dell’Istituto professionale “Francesco Datini” di Prato hanno volato ad Hammamet, in Tunisia, per uno stage di due settimane nelle strutture ricettive alberghiere della città.

Il progetto nasce da un lungo e delicato lavoro di due insegnanti dell’istituto pratese – Giovanna Dascanio e Gabriella Devoto – che già due anni fa si immaginarono questa esperienza formativa per gli studenti. Sfruttando un bando di concorso e riuscendo a ottenere un altissimo punteggio, il progetto può contare su finanziamenti della Regione Toscana.

Per due settimane ad Hammamet, gli studenti pratesi hanno seguito percorsi sia professionali, sia culturali. Nel primo caso sono stati impiegati nelle agenzie turistiche tunisine dove sono stati “costretti” a usare il francese come lingua “veicolare”; l’aspetto culturale dell’esperienza, invece, grazie alla collaborazione con Centre de Formation Touristique de Hammamet, ha previsto escursioni a Tunisi, Cartagine e altre località, con visite ai principali monumenti e siti archeologici, al Lago Salato e alle coltivazioni di datteri, oltre a un pernottamento all’oasi di Tozeur, in pieno deserto.

Con la collaborazione di alcune aziende “sostenitrici” del progetto (Alexia di Massimo Huang, Florentia pelletterie artistiche, Tessitura Toscana telerie Firenze, Villa Ferdinanda di Artimino, Fattoria Lischeto, Coop Prato, Zanichelli e Torretti maioliche artistiche di Perugia), il 27 aprile è stata organizzata una serata toscana, con prelibatezze italiane preparate dagli studenti del “Datini” e l’allestimento di una vera e propria mostra di prodotti tipici toscani, le cui caratteristiche saranno illustrate – in francese, s’intende – dagli studenti pratesi.

Nell’ambito degli scambi italo-tunisini, nei mesi scorsi gli studenti del “Datini”, sotto la direzione delle insegnanti promotrici, hanno realizzato un “Ricettario” (con testo a fronte italiano-francese) di “mangiari” toscani e un dvd su Prato e l’istituto intitolato a Francesco Datini, di cui il prossimo agosto ricorre il VI centenario dalla morte.

28 aprile 2010
Il Tirreno